Glossario

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    Frutta martorana

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    In questa pagina prenderemo, man mano che saranno inseriti, dimestichezza con alcuni vocaboli e, dunque, con alcune sostanze che utilizzeremo per i nostri prodotti homemade.

    SODA CAUSTICA: (fonte Wikipedia) Nell'industria chimica, è un reagente di ampio impiego; è utilizzato nella sintesi di coloranti, detergenti e saponi, nella fabbricazione della carta e nel trattamento delle fibre del cotone, nonché nella produzione dell'ipoclorito di sodio (la comune candeggina) e di altri sali sodici, quali il fosfato ed il solfuro.
    A livello domestico trova uso sotto forma di soluzione acquosa nei prodotti per disciogliere i grumi di prodotti organici che a volte otturano gli scarichi dei lavelli; va comunque maneggiato con una certa cautela, dato che provoca ustioni per contatto con la pelle e cecità per contatto con gli occhi. Serve anche, opportunamente diluito con acqua non dura e miscelato con grassi animali o vegetali, per preparare saponi artigianali ecologici.

    LISCIVIA: (fonte Wikipedia) La liscìvia, popolarmente denominata lisciva e lìscia[1], è una soluzione alcalina contenente di solito idrossido di sodio, comunemente chiamato soda caustica, oppure idrossido di potassio; può essere ottenuta anche come miscela di sapone e carbonato, perborato o perossido di sodio. Si tratta di un detersivo naturale a bassissimo impatto ambientale.
    FABBRICAZIONE DELLA LISCIVIA CON METODO A CALDO: La liscivia è prodotta setacciando della cenere per eliminare grumi o parti parzialmente incombuste. Disposta in una pentola, comunemente usata per questo solo scopo e non di alluminio, la cenere viene mescolata con cinque parti d'acqua (rapporto in volume). Portato ad ebollizione, a fuoco lento e mescolando con frequenza, il composto viene prima stabilizzato, controllandone l'ebollizione e poi lasciato cuocere per circa 2 ore. Una bollitura prolungata ne causerà un eccessivo aumento di forza, rendendola troppo aggressiva. Un accorgimento empirico per testarne l'efficacia prevede che se ne passi una goccia sulla lingua: se viene percepito un lieve pizzicore la liscivia è pronta.
    Lasciata prima decantare e raffreddare, la liscivia viene filtrata con un panno di cotone, prestando attenzione che la fondata formatasi nel recipiente di bollitura non si sommuova. Si otterrà così un liquido abbastanza limpido, facile da conservare, per lunghi periodi, in recipienti di vetro o plastica.
    FABBRICAZIONE DELLA LISCIVIA CON METODO A FREDDO: La cenere e l'acqua vengono lasciati per un periodo di 3 settimane in un contenitore di plastica (generalmente un secchio) mescolando almeno un paio di volte al giorno. L'acqua si trasformerà pian piano in liscivia assorbendo i sali caustici dalla cenere. Trascorso il periodo lasciar riposare per 1 giorno e prelevare delicatamente con un mestolo la liscivia, versandola direttamente in bottiglie di plastica o di vetro tramite un imbuto. La forza della liscivia così ottenuta sarà leggermente inferiore a quella ottenuta con il metodo a caldo ma il tempo di lavoro richiesto e l'impatto ambientale saranno praticamente nulli.
    USO: Usata molto in passato come sbiancante, sgrassante, disinfettante, pulizie domestiche, era anche usata per l'igiene personale in forma estremamente diluita. Il suo potere detergente è accompagnato da una blanda azione corrosiva; è giusto considerare quest'aspetto in quanto, anche se naturale, la liscivia è di per sé un prodotto non privo di controindicazioni.
    Come detersivo per il bucato è apprezzato non solo per le sue proprietà pulenti ecofriendly ma anche per il costo ridotto.
    Può essere usata per sgrassare padelle ed altre stoviglie molto grasse versandone un poco direttamente sopra e strofinando con una pezzetta. In caso di stoviglie molto unte il procedimento va ripetuto, dopodiché è sufficiente un veloce risciacquo in acqua. Mentre si effettua questo procedimento si vedrà formarsi una soluzione acquosa giallognola data dalla reazione tra liscivia e grasso, ovvero l'inizio di un processo di saponificazione.
    Oltre alla liscivia, nel suo processo di produzione, si ottiene una pasta di cenere che risulta altrettanto ottima per la pulizia delle stoviglie. Oggi la liscivia può essere abbinata anche ad altri detergenti come il più semplice sapone di Marsiglia, questo quando si è in presenza di sporco resistente. Si ricorda però che essendo la liscivia un prodotto alcalino, non deve essere mescolato con sostanze acide, pena l'azzeramento di qualsiasi effetto detergente in quanto darebbe origine a dei sali neutri.

    SAPONE DI ALEPPO (fonte Wikipedia) Il Sapone di Aleppo è un sapone per l'igiene personale, basato sull'uso dell'olio d'oliva con l'aggiunta di una percentuale variabile di olio d'alloro; è un prodotto tipico della città di Aleppo in Siria, mentre nella città palestinese di Nablus (attuale Cisgiordania) contiene esclusivamente olio d'oliva senza aggiunta di olio d'alloro, entrambe le lavorazioni artigianali seguono una tradizione che risale all'antichità, perpetuata generazione dopo generazione. Le prime testimonianze archeologiche risalgono al 2500 a.C. e sono state rinvenute a Babilonia.
    FABBRICAZIONE: Ogni anno, a novembre, quando gli olii d'oliva vengono prodotti, si ripete lo stesso rituale nei caravanserragli dei vecchi suq di Aleppo.
    L'olio d'oliva viene trattato con acqua e idrossido di sodio (soda caustica), lentamente in un calderone di pietra, utilizzando lo stesso sistema di saponificazione usato in antichità.
    Alla fine della cottura, durante il raffreddamento, viene aggiunto l'olio d'alloro, il cui compito è quello di profumare e di arricchire il sapone. La qualità del sapone dipenderà dalla quantità di olio d'alloro utilizzato, che può giungere al 60%.
    I saponi, che sono ancora di colore verde, vengono messi in impalcature a forma di torre, dove vengono lasciati a maturare all'aria fresca per non meno di dodici mesi.
    In questo periodo di maturazione il sapone inizia a cambiare colore, dal verde diventerà d'un colore dorato. Ciò avviene a causa della clorofilla dell'olio d'oliva che, illuminata dai raggi solari, produce questo cambiamento cromatico.
     
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    Cassata Reale

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    Fino ad ora ho sempre usato la cenere del camino solo per fertilizzare gli alberi. Il potassio è anche un fertilizzante, ma adesso vorrei provare a produrre la liscivia col metodo a freddo. Sarà una soda caustica meno forte, ma forse anche meno corrosiva.
     
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1 replies since 29/1/2014, 16:42   568 views
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