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.quando ero una ragazzina ricordo che pensavo al Natale come ad una festa religiosa dove si celebrava la nascita di Gesù bambino. Ricordo che per tanti anni ho fatto sempre dei presepi meravigliosi in casa, erano sempre molto grandi e pieni di particolari, spesso erano di due metri di lunghezza. Dopo con il passar del tempo è cambiato tutto, nel vero senso della parola, quando mi resi conto che il Natale era solo una festa commerciale fatta di dolci, panettoni e giocattoli per i bambini, smisi per sempre di fare il presepe, e non l'ho più fatto. E adesso dopo tanti anni di distanza è pure peggio!!!!!! Perchè con tutti i problemi che ci sono in casa, in famiglia, con i problemi legati al covid e questa povertà che si sente nell'aria. Questa crisi che è presente in tutti i campi causata soprattutto dal covid non mi fa sentire per niente lo spirito natalizio, a volte quando cammino per la strada preferisco non guardare le vetrine allestite già per il Natale, abbasso lo sguardo oppure attraverso la strada a testa bassa. 
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Io adoro l'atmosfera delle feste! Le luci, il freddo gli sciarponi, il camino e...tanto altro. Io sono pagana quindi vivo queste feste in modo diverso dai cristiani . Ad esempio non faccio il presepe ma quando potevo facevo l'albero, ora se riesco faccio il ramo di Yule che poi brucio il primo gennaio. Non posso permettermi regali a destra e a manca, giusto un pensiero ai miei figli e a mio marito e poi un paio agli amici più stretti, ma sono regali fatti col cuore e non con il portafogli . -
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a me invece quando si avvicina l'atmosfera di natale mi viene da piangere, non riesco ad essere positiva ed ottimista vedo tutto nero, ma la cosa che mi da più fastidio sono quelle persone che non mi vengono mai a trovare per tutto l'anno e poi casualmente si fanno vive il giorno di natale o si degnano di farmi una telefonata sempre una volta all'anno, adesso però ho imparato la lezione e con alcune di queste persone ho chiuso per sempre i contatti le ho proprio bloccate. . -
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Io vivo in una terra dove il Natale è la festa per eccellenza perchè la natura sembra fatta apposta per accogliere questo evento...come questo cielo che tanti pittori hanno messo dentro le natività dipinte....
Se poi cade la neve come in questi giorni si ovatta tutto e i presepi in legno che sono delle vere e proprie opere d'arte sono il contorno perfetto. Il freddo pungente che ti fa stare bene dentro casa in compagnia del fuoco e di tante piccole cose semplici.
Poi ci sono i riti che si protraggono da generazione in generazione come tirar fuori lo scatolone del presepe e metterlo insieme e tutti gli anni la stessa posizione delle statuine ed ognuno ha la sua preferita...io tifo per i re Magi e i cammelli. Qualche statuina con il corso degli anni ha anche subito qualche incidente ed è riattaccata...e succede anche se il presepe è un autentico Thun come il mio....Sono la testimonianza di tanti piccoli ricordi che porto nel cuore e che hanno segnato la storia della mia vita: dalla bicicletta gialla alla carrozzina blu per la bambola, dal registratore alla penna stilografica...alle lettere dei miei figli quando erano piccoli e che conservo gelosamente alle tante sorprese che ho fatto a tutti nel corso degli anni e tutte quelle che ho ricevuto.
Da me prima arriva santa Lucia che firma le lettere che ogni anno scrivo ad ognuno dei miei familiari e agli amici più cari unitamente ad un pensiero semplice semplice fatto da me....una passata di pomodoro con una tag, uno strofinaccio da cucina e un pacchetto di caffè della torrefazione della mia città, una crema per le mani....e così a Natale...perchè per me la cosa più bella è regalare un sorriso a chi non se lo aspetta come la parrucchiera dove vado tutto l'anno, le tre commesse del piccolo negozietto di alimentari, la collega, la bambina della casa di fronte.....
A tutti regalo un piccolo semplice pensiero che confeziono con particolare cura e con un biglietto rigorosamente fatto a mano. Ai bambini della scuola che vengono in biblioteca ai miei laboratori regalo ogni anno la lettura di una storia speciale e quest'anno ne ho trovata davvero una super e poi a tutti un bel segnalibro....ne confezione 180 uno per ogni bambino e poi una ventina per le maestre...il loro sorriso non ha prezzo ....c'è anche tra loro probabilmente qualcuno che lo dimentica in fretta o lo butta....ma io ho regalato un sorriso, spetta a chi lo ha ricevuto decidere che farne...a me non importa sapere oltre....
Me ne infischio del consumismo, delle brutte cose, dei pensieri cattivi...per un giorno dispenso gioia e sorrisi senza attendere nulla in cambio, e se ricevo qualche cosa in cambio ne sono felice perchè mi fa piacere che qualcuno abbia pensato anche a me...diversamente fa lo stesso, il mio intento era quello di far felice l'altro perchè indirettamente faccio bene a me stessa e infine per una volta all'anno lascio che lo stupore che vive dentro di me da sempre venga fuori e si goda questo spettacolo della vita....
Patrizia
Edited by Patty-na - 9/12/2021, 20:45Attached Image
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Io odio le feste... Sinceramente, non mi appassionano... Odio l'obbligo dei pranzi in famiglia... Non è che è un obbligo vero e proprio.. Però sono quelle cose che non puoi fare a meno di fare.... Io sono una solitaria.
E sinceramente, non sono interessata nemmeno al lato religioso.
Certo, mi piace vedere le città in festa.. Tutte le luminarie.. Natale è soprattutto per i bambini....
Forse, più che solitaria io sono molto selettiva...
Edited by annina1956 - 9/12/2021, 20:58. -
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Io amo il Natale, da sempre. Ne ho parlato nel blog proprio ieri. Certo, prima lo vivevo con una gioia diversa, ora c’è molta malinconia, ma la dimensione di fede per me è preponderante e vado avanti . -
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Io credo che si dovrebbe imparare, per chi crede, a far prevalere l'aspetto di fede piuttosto che quello consumistico. Io amo moltissimo l'atmosfera che si genera, fatta di quest'attesa magica. Come dico sempre, è un po' "il sabato del villaggio".
Quando ero piccola, mio nonno Vincenzo ci faceva vivere una grande atmosfera di attesa, si aspettava la mezzanotte del 24 dicembre con grande trepidazione... il bambino Gesù che compariva nel presepe dopo la mezzanotte, con la magia della nascita e l'arrivo dei Re Magi... e il passaggio di Babbo Natale e il sacco con i doni che improvvisamente faceva la sua comparsa sotto l'albero di Natale.
Come dice Patty, è vero che nei posti di montagna, dove i paesaggi sono proprio quelli della nostra immaginazione, il Natale ha un fascino particolare.
Io sono andata spessissimo in montagna, in Alto Adige, nel periodo delle festività natalizie e ho sempre avuto la sensazione di vivere in una dimensione da sogno...
Mio padre non c'è più da due anni e mezzo e devo dire che la mia mente torna sempre all'ultimo Natale trascorso insieme... un vero tesoro
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Per me, da credente, il Natale è soprattutto la nascita di Gesù Bambino. Tutto il resto viene in secondo piano e sempre con grande semplicità. Così mi hanno insegnato da bambina, e questo cerco di trasmettere agli altri.
Odio il lato più consumistico del Natale, in cui ci si sente obbligati a fare regaloni, a cucinare e sprecare cibo, a riunire cinquanta persone attorno a un tavolo il 25 Dicembre e poi non considerarli tutto l'anno. Per me il Natale più bello e autentico era quello al quale guardo con nostalgia: a casa dei miei nonni, la sera della vigilia mentre si preparava l'albero di Natale (con dei rami di pino veri che mio nonno raccoglieva e legava con fili rossi per dare la classica forma) con le palline colorate (e scolorite perché vecchiotte) e si faceva il presepe con le statuine classiche ma intramontabili. E che divertimento inventare storie davanti a quel presepe, che per me avevano tutte una vena tragica: un Re Magio cattivo rapiva il Bambin Gesù e al suo posto nella culla metteva una pecorella, oppure San Giuseppe si perdeva nel bosco mentre cercava la legna e Maria poverina era disperata. Ma chissà perché mi piaceva inventare tutti questi drammi!
E poi il panettone, io che scartato tutti i canditi; la mia bisnonna che ci dava la benedizione di Natale e diceva che ci durava per tutto l'anno, quelle scatole di cioccolatini che nonna doveva regalare a chi passava durante le feste e che dunque noi nipotine potevamo solo guardare, le partite a carte e i sorrisi.
Ed era una grande emozione attendere Babbo Natale sperando ogni anno di poterlo vedere, e la mattina del 25 correre sotto l'albero e ammirare tutti quei pacchi scintillanti. I miei genitori ci accontentavano ogni anno, solo ora comprendo i sacrifici pur di farci felici.
Crescendo non ho mai perso l'entusiasmo verso il Natale, ma sono più realista e in grado di discernere il significato vero. Per questo mi piace vivere l'attesa e la festa con semplicità, senza pretendere nulla e senza spendere troppo.
Il Natale stimola la mia creatività e mi piace creare addobbi handmade, da regalare a chi amo. Inoltre da qualche anno per me il Natale coincide con il tempo dei mercatini, che faccio con grande entusiasmo per il piacere di condividere questo tempo con gli altri. E non importa se non si vende tutto, se non tutti si fermano a guardare: quello che conta per me è incontrare il cuore dei miei colleghi creativi, ognuno con i propri dispiaceri e le proprie speranze e condividere con essi tutto.
La grande gioia del Natale sarà anche data dalla recita che sto organizzando con i meravigliosi bambini del catechismo. Vedere l'entusiasmo che ci stanno mettendo, oltre al grande impegno loro e delle famiglie.
Insomma avrei tanti buoni motivi per essere felice in vista del Natale, e ne sono grata...però è vero anche che questo Natale sarà senza la mia cara amica scomparsa a Maggio, e questo mi rattrista tanto. Cerco però di pensare che lei mi vorrebbe vedere felice e con questa idea affronto il dolore per la sua morte. Gesù Bambino nasce per tutti, anche e soprattutto per coloro che hanno dei dispiaceri..
Esiste ancora lo spirito natalizio e "La magia del Natale"?quando pensate al Natale pensate ad una festa commerciale oppure alla natività? |
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