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.Bhe se vogliamo parlare di nomi anche la branca veneta non scherza. Mio padre si chiamava Albert Filippe Cesare(pronuncia francese Sesar)ma veniva chiamato Berto, sue sorelle una Andreina detta Dedè , e l'altra Albertina detta Betty. Da parte di mamma invece mia nonna si chiamava Fannì e ha chiamato sua figlia (cioè mia zia) Arga Delia, lei optava per il secondo. Mentre mio padre per noi tre sorelle ha scelto la E come iniziale per tutte e ha scelto i nomi sulla Bibbia ; Emanuela, Ester e io Elisabetta Inviato dal mio Huawei VNS-L tramite ForumFree App
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Io sono nata la notte di Natale e il ginecologo insisteva per chiamarmi Natalina 
ma le mie "terribili" sorelle avevano scelto per me Annalisa.... E meno male chei miei genitori non si sono lasciati convincere!SPOILER (clicca per visualizzare)quelle due rape. -
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Pensavo che la mia famiglia fosse esageratamente estrosa, ma mi consolo, c'è chi mi tiene compagnia.
Edited by Crudis - 21/3/2018, 22:10. -
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ma perché nome francese se Veneto Ely?
Annalisa ma fortuna le tue sorelle!
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. ma perché nome francese se Veneto Ely?
Annalisa ma fortuna le tue sorelle!
Perché la famiglia di mio padre viveva in Francia all'epoca, poi si spostò in Veneto e poi venne qui a Torino, ma le origini sono trevigiane. -
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Sei andata alla grande... Elisabetta è un bel nome...e anche del tutto normale...
Io in famiglia me la sarei anche cavata egregiamente .... prima di tutto ho una famiglia con pochi parenti. Mio papà è figlio unico e il suo ramo è quasi estinto: è rimasto solo mio fratello Nicola che se non si sbriga a sposarsi e a mettere al mondo un frugoletto (maschio possibilmente) abbiamo terminato il ramo dell'albero genealogico e così sarà....il mio papà Giovanni e il mio nonno paterno Angelo... meno bene sarei andata con la nonna materna che si chiamava Onorina... mai conosciuta.
Dalla parte materna direi che la nonna era la Fiorentina, il nonno ancora Giovanni e poi i zii sono Renzo, Giulia... direi che i nomi più originali sono quelli della mia mamma e del mio zio che sono gemelli e qui andiamo con Rina e Gilio che erano i protagonisti di un romanzo che aveva letto mio nonno....
Tutto sommato ho rischiato solo con nomi delle nonne materne...ma come vi ho già raccontato io mi chiamo Patrizia per colpa della pubblicità e devo dire che il mio nome mi piace molto.
Patrizia. -
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e per una volta...che ben venga la pubblicità!!! 
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Ma quante belle storie!
Io mi chiamo Clara perché era il nome di mia nonna paterna, mio padre ci teneva e devo dire che è un bel nome, anche poco frequente. Mio fratello Vincenzo come il nonno paterno. È andata bene a entrambi.
Mio padre mi ha sempre detto che la sua seconda scelta era Lavinia, gli è sempre piaciuto tanto.
Io ho chiamato i miei figli Silvia e Andrea. Silvia è stato una libera scelta, Andrea è il nome di mio suocero ed è uno dei miei nomi maschili preferiti.....mi è andata alla grande. Ma ho sempre detto a mio suocero che, se si fosse chiamato Epifanio, poteva scordarselo!!!
Comunque, tra i più terribili c'erano una mia compagna di scuola che si chiamava Calogera e un compagno di mo fratello che avevano appellato Calcedonio come il nonno, ma poi lo chiamavano sempre col secondo nome, Renato. Era Calcedonio solo all'anagrafe....ma che senso ha?. -
+1 .
Mah!
Non è che il mio nome mi piaccia tantissimo, ma mi è andata bene che sono stata la primogenita e ho avuto il nome di mia nonna paterna. La mia seconda sorella invece si chiama Calogera come mia nonna materna che, tanto per abbellirle il nome veniva chiamata "Caluzza". Pensate un po'! Ancora oggi, quando vogliamo fre dello spirito, chiamiamo mia sorella Caluzza. In realtà la conoscono tutti come Rina. E anche in questo caso...che senso ha dare il nome di una nonna solo all'anagrafe se poi si chiama la nipote in tutt'altro modo? Ricordo che mia nonna Caluzza non voleva manco ammazzata che sua nipote fosse chiamata con il suo nome. Fu mio padre a incaponirsi perché a me aveva dato il nome di sua madre e gli sembrava giusto, per par condicio, "cunzumare" mia sorella con quel nome. Poverina se n'è sempre vergognata. Che poi se si risale all'origine etimologica ha un bel significato. Viene dal greco Calòs che significa bello. Alla mia terza sorella invece, dato che avevano esaurito le nonne, il nome l'abbiamo scelto noi sorelle. Si chiama Daniela. Buon per lei!
E di tutte le Crocifisse, Croce, Crocette e Cruciano ne vogliamo parlare? Sono nomi diffusissimi a Montemaggiore Belsito (PA). Da suicidio, proprio.
Una mia collega si faceva chiamare Finella. Solo dopo tanto tempo scoprii che si chiamava Crocifissa. Mamma mia!. -
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effettivamente hai ragione cara Rosa.
Da noi questa tradizione dei nomi che devono avere una continuità con nonni materni e paterni non c'è e non c'è mai stata. Si sta sempre molto attenti con i cognomi invece. Molti sono popolari e ce ne sono in un paese tre quarti degli abitanti per cui si cerca di trovare un nome che piaccia e che non sia il quinto con quel cognome... anche se poi inevitabilmente finisce per essere così.Si cerca almeno che non siano nello stesso anno...
Molti anni fa quando da giovinetta andavo ai campi scuola nazionali dell'Azione cattolica o ai convegni una volta ho conosciuto una ragazza che si chiamava Pasqua perché così si chiamava sua nonna ed era pugliese ed un sarda che si chiamava Filvia perché le nonne avevano fatto baruffa e allora hanno unito il tutto con Filomena e Silvia.... ossia Filvia.... ma capite che quando diceva il nome sembrava scema che non era capace di pronunciarlo....Perdonatemi ma trovo queste tradizioni un po' troppo costrittive soprattutto se i nomi sono ormai vecchi e un po' fuori moda....Un nome deve essere portabile perché non è un cappotto che al massimo dopo una stagione butti se non ti piace, ma te lo porti addosso per tutta la vita sul serio...
Patrizia. -
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Ma patrizia cognomi uguali in una cittadina piccola e non siete parenti tra di voi? . -
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Proprio così, cognomi uguali ma non è detto che siano parenti.
Nel paese dove abito ad esempio la fanno alla grande coloro che portano il cognome Battisti... e sono metà paese. Di queste famiglie alcune ovviamente sono parenti ma molte non lo sono. Ci sono ceppi diversi: una famiglia Battisti ha radici tutt'altro che uguali da un'altra, anzi... e così può avvenire anche che una signora faccia Battisti del suo cognome di nascita e faccia Battisti anche con il cognome del marito così vien fuori: Tizia Battisti in Battisti.
Quando ti tocca stare al seggio elettorale la cosa non è così facile... devi stare attenta alla data di nascita perché rischi di avere una pagina intera di stesso cognome e stesso nome....e per nulla parenti tra loro.
Patrizia. -
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Capita anche qui. Mio marito, ad esempio, ha un cognome piuttosto comune al mio paese, ma in realtà lui ha pochissimi parenti. Con tutti gli altri non c'è alcuna parentela. Il mio cognome invece è raro. E' un numero, a quanto pare derivante dal gioco del tressette. I discendenti di mio nonno siamo tutte femmine, ben 15, tranne un mio cugino che non si è sposato e non ha avuto figli. Quindi...addio. In futuro il mio strano cognome si estinguerà. Ma non del tutto, perché i fratelli di mio nonno hanno avuto dei discendenti che continueranno a portarlo. . -
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Quanto alla tradizione di imporre ai figli i nomi dei nonni, a me non è mai piaciuta. Meno male Patty, che da voi non ci sia. Qua, specie in passato, ma sono sicura che in certe famiglie anche adesso, se ti volevi sottrarre a questo obbligo succedevano delle liti in famiglia, ma proprio pesanti. Quando sono nati i miei figli io mi sono rifiutata di dar loro i nomi dei miei suoceri. Mia suocera si chiamava Rosa, proprio come me, e quindi per evitare di creare un roseto si decise di non chiamarla come la nonna paterna. E con il beneplacito di mia madre, che non ci teneva per niente che sua nipote si chiamasse Vincenza come lei, mia figlia ha avuto un nome che a me e mio marito piaceva moltissimo: Irene. Tutti felici e contenti. Quando nacque mio figlio invece ci sono stati un sacco di problemi, perché io e mio marito non abbiamo voluto chiamare mio figlio Antonino come mio suocero. Apriti cielo! Una tragedia! I miei suoceri non volevano venire neppure al battesimo del bambino, pensa un po'. Solo andando a casa loro e pregandoli come i santi siamo riusciti a convincerli. E finché è stata in vita mia suocera non ha mai chiamato mio figlio con il suo nome completo: Gianluca. Non le piaceva. Lo chiamava solo Luca. E pensa che perfino mentre era morente e già incosciente, delirava e tra le altre frasi quasi senza senso che diceva, le sentii dire: "Ma che razza di nome gli hanno messo!" Erano passati quasi vent'anni e la storia del nome non l'aveva mai digerita. . -
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Puntigli inutili. Chissà perchè era così importante .
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